di Vincenzo Primerano
Doveva essere una normale gara di un campionato di Promozione, invece è diventata un’imboscata vera e propria contro giocatori, dirigenza e allenatore del CotroneiCaccuri. Si è scritta una delle pagine più tristi e vergognose del calcio dilettantistico oggi a Cutro. Scene che non si vedono neanche nei film, e invece in questa terra sono più reali che mai. Sconcertante quanto successo, dunque, soprattutto da quanto si evince nel comunicato postumo della società giallorossa in un derby, di fatto, mai giocato: “Nella città “solidale” di Cutro oggi purtroppo è stata scritta una pagina nera che offende la storia e le nobili tradizioni dell’intera comunità Cutrese. Una vile e premeditata aggressione ai danni dell’Asd CotroneiCaccuri all’ingresso dello stadio comunale è stata consumata, con schiaffi, spintoni, minacce ed addirittura intimidazioni con un bastone di legno appuntito puntato e spinto con forza alla gola del mister Andrea Parentela. Il tutto alla presenza di un tale qualificatosi solo dopo come commissario di campo inviato dalla LND-CR. Nonostante fossero state informate tutte le preposte Autorità, purtroppo è successo ciò che in un un normale e civile territorio non dovrebbe mai succedere”. Il calcio che non vorremmo mai raccontare e che invece, purtroppo, ci tocca scrivere con tanta vergogna ma che allo stesso tempo ci fa pensare: cos’è la civiltà? Cosa si intende per rispetto? Quali sono i valori?