di Vincenzo Primerano
Cosa sta succedendo al Soriano? La pesantissima debacle sul neutro di Rosarno contro lo Scalea, con i bianco/stellati vittoriosi per 1-4, è palesemente il culmine della classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. I rossoblù, innanzitutto, sono perfetti estranei di quelli che avevano iniziato il 2023 e che li avevano visti scrivere un nuovo record nella propria storia, ovvero quello degli otto risultati utili consecutivi e peraltro con quattro clean sheets di fila. Numeri che lo avevano portato ad avere un ritmo da playoff prendendo in considerazione solo la classifica del ritorno. Dopo il pareggio interno contro la Reggiomediterranea, però, è come se si fosse spenta la luce dal momento che i ragazzi di Scorrano sono a digiuno di vittorie da ben cinque turni. Il KO contro lo Scalea, però, è di quelli pesanti e ha palesato problemi più profondi di un semplice blackout domenicale e che nel corso della stagione ci può anche stare. Il “terremoto” infatti è arrivato nelle ore successive a tale sfida, nelle quali lo stesso mister Scorrano aveva presentato le proprie dimissioni respinte però dalla società. Quest’ultima infatti ha difeso a spada tratta il tecnico rinnovandogli ancor di più la fiducia. Il problema però va ricercato a monte anche perché la richiesta di dimissioni non può, a nostro avviso, essere figlia esclusivamente della sconfitta contro lo Scalea. In casa rossoblù certamente qualcosa non va anche perché, in caso contrario, il “molla la presa” di Scorrano non avrebbe senso. All’orizzonte c’è la trasferta in casa di un Gallico Catona in disperata ricerca di punti salvezza, e la formazione vibonese deve più che mai rimanere concentrata in un momento così delicato, perché un così repentino cambio di rotta era inimmaginabile solamente un mese fa e i panorama, a questo punto, non doveva di certo essere quello di guardarsi indietro, con gli spettri dei playout.