di Igor Colombo
Domenica 2 aprile incrociando le dita e facendo i debiti scongiuri, potrebbe rappresentare un’altra data storica per la Vigor Lamezia e la sua splendida tifoseria, in quanto la gara contro la Palmese in programma al D’Ippolito e valevole per la ventottesima giornata del campionato di Promozione calabrese girone B, dovrebbe registrare per la compagine biancoverde il matematico accesso in Eccellenza. Perché la vittoria di un campionato di Promozione è storica per una società blasonata come la Vigor ed abituata a ben altri palcoscenici? Questo per svariati motivi. Innanzitutto la Vigor Lamezia, questa Vigor Lamezia, nasce dalle ceneri di un’altra Vigor che nel 2021 disputava già il campionato di Eccellenza, ma con la volontà di venire cancellata dalla geografia del calcio nazionale concepita da chi, utopicamente, pensava di raggiungere storici traguardi che andassero anche oltre il calcio, sacrificando cosi storia, colori, tradizione, affetto e passione di migliaia di cuori biancoverdi. Ma non vogliamo certo dare spazio alla vigilia di una festa a chi nutriva simili pensieri. Quel che ci preme sottolineare è che l’amore per i colori della Vigor Lamezia, ha fatto sì che un gruppo di persone, con a capo l’attuale presidente onorario Alfredo Mercuri, da quel terremoto calcistico dell’estate 2021 abbiano bruciato letteralmente i tempi che si erano dati, cinque anni, per far tornare la Vigor nel campionato in cui era stata cancellata nel giro di sole due stagioni. E’ stato un biennio fantastico questo che ha visto la Vigor Lamezia venire su dal campionato di Prima Categoria, lì dove era partita nella stagione 2021-22 e disputare poi in questa stagione un campionato di Promozione sempre al vertice e da primatista indiscussa. Questa promozione in Eccellenza sarà storica anche perché finalmente conquistata sul campo da capolista assoluta, un qualcosa che non avveniva dalla stagione 1986-87. Era quella la Vigor Lamezia dei cinquanta punti in classifica in Interregionale, quando la vittoria ne valeva due. Era la Vigor del presidentissimo Ventura che vinceva il campionato tornando nel calcio professionistico e facendo a meno anche del prestigioso allenatore ingaggiato inizialmente, Claudio Ranieri, tagliando il traguardo finale con dieci vittorie consecutive, con alla guida mister Carmine Tascone. A distanza di trentasei anni ormai la storia si ripete anche se in categorie e contesti diversi, ma l’attesa nel popolo biancoverde sembra essere la stessa. Giuseppe Saladino, chiamato a stagione in corso, proprio come Carmine Tascone nel 1986. Il presidente onorario Alfredo Mercuri, dalla sua pagina di facebook, ha invitato tutti i tifosi domenica allo stadio , per quella che ha definito la giornata dell’orgoglio biancoverde. Mai termine e definizione è stata più appropriata. Un orgoglio biancoverde che si è potuto già toccare come anticipo di quello che sarà domenica sugli spalti del D’Ippolito, in occasione della presentazione del mio libro, “Quegli anni in gradinata est” e che ha richiamato numerosi tifosi di diverse generazioni, tutti a testimoniare quella che è stata e ciò che ancora oggi rappresenta la Vigor Lamezia. E’ proprio vero che tutto ciò che non riesce ad ucciderti ti rende più forte. Domenica ci auguriamo di poter finalmente festeggiare una promozione giunta meritatamente sul campo che ha un significato storico e di appartenenza che va oltre. Tutto ciò sa di impresa titanica, in quanto nel giorno in cui gente come Mercuri, Ammendola, Aiello , Caruso ed altri, partirono per questa avventura, la città era distratta da chi prometteva la storia, e che come il Re Creso ai tempi della contesa dell’impero persiano con Ciro, tutti stavano dalla parte del ricco sovrano che annunciava vittorie e conquiste. Solo un manipolo di persone furono dalla parte di chi solo con la forza della passione e dell’orgoglio, vinse su tutto e tutti, segnando la strada per importanti conquiste future. E’ quello che auspichiamo domenica prossima, lo spumante è in frigo ed ha attaccati i nastri bianco e verde.