Potrebbe essere ultimo allenamento da lui diretto. Ha sfidato se stesso pur di rientrare, per allenare in serie D. Ma per allenare serve avere tranquillità e serenità, oltre ad un gruppo che la categoria la conosce a memoria. Invece quel gruppo che la passata stagione ha vinto con merito il campionato di Eccellenza è rimasto davvero poco, anzi non è rimasto nulla. Giovani ragazzi volenterosi ma pochi esperti e furbi per questo campionato. A questo ci mettiamo anche che fino al momento la Gioiese 1918 non ha mai potuto disporre del proprio campo (la politica non è assolutamente esente da colpe) andando a chiedere ospitalità ieri a Palmi poi a Sambiase e domani al Granillo.
Si proprio al Granillo perché la gara che la Gioiese giocherà questa domenica, in casa con LFA Reggio Calabria sarà giocata al Granillo. I vertici della Società viola hanno chiesto ed ottenuto il pass per giocare in casa allo stadio Granillo per la prossima partita, con la speranza di fare un bell’incasso. Al momento si aspetta solo l’OK da parte della LND che arriverà in serata.
Ritornando al discorso tecnico, Caridi dal nostro punto di vista ha meno colpe di tutti, considerato il budget messo a disposizione per allestire una squadra di serie D. Con il mercato che fino ad oggi è andato avanti a singhiozzi. Dicevamo dei tanti bravi giocatori volenterosi ma pochi esperti, basta guardare le ultime sconfitte per capire che a questa squadra mancano over di qualità in tutti i reparti del campo. Se si prende gol su proprio calcio d’angolo battuto, significa che manca serenità tranquillità e qualità.
Sia chiaro non fa parte del nostro modo di operare entrare nelle faccende societarie, ma è anche pur vero che da qualche anno a questa parte la Serie D è diventato a tutti gli effetti un campionato professionistico e se non hai capitali a sufficienza rischi di resettare tutto quello che di buono hai costruito in passato. Senza sponsor, senza abbonamenti e senza tifosi al seguito diventa davvero quasi utopistico pensare positivo.