Non capita a tutte le Società festeggiare una retrocessione. A Gioia Tauro, invece, questo succede perché da queste parti esiste ancora quella appartenenza territoriale e amore per i colori della maglia, ( viola) che si indossa indipendentemente dalla categoria di appartenenza. La Gioiese lascia il campionato di 4 serie dopo appena un anno e dopo averla conquistata a distanza di parecchi anni. La stagione appena trascorsa è stata davvero tribolata in tutti i sensi a partire da una gestione a dir poco fallimentare, per poi passare alla mancanza del proprio terreno di gioco costringendo la Gioiese a giocare per quasi tutto il campionato in campi dislocati in provincia e finanche fino a Sambiase senza mai avere l’apporto del proprio pubblico. Ripercorrere tutto gli errori ci sembra inutile anche perché adesso grazie all’apporto della nuova proprietà facente parte al Gruppo Martino si vuole subito cambiare pagina. Il primo imput Filippo Martino lo ha dato con l’ammodernamento del Polivalente facendo così giocare la compagine viola le ultime gare del campionato sul proprio campo. Gestro questo che è stato parecchio apprezzato dalla tifoseria viola dopo le continue e mai mantenute promesse del passato. Martino lo ha detto e lo ha fatto. La Gioiese deve ritornare a giocare a casa propria. Il vulcano Martino non si è fermato qui perché nonostante il mercato fosse chiuso oltre ad ver ingaggiato per la gestione tecnica Ciccio Cozza a delegato il proprio DS Campolo a reclutare i migliori giocatori sulla piazza estera che potessero fare al caso della Gioiese per tentare il miracolo della Salvezza. In poco meno di 24 ore sono arrivati oltre 10 calciatori e nonostante problemi vari vedi fuso orario per alcuni la mancanza di allenamenti si sono messi subito a sposare la causa viola e da li a poco finalmente si è vista in campo una squadra con una idea di gioco ma anche una squadra parecchio sfortunata in alcuni frangenti. Ma ormai la frittata era già stata fatta per tentare il miracolo dell’anno. Adesso bisogna girare pagina lo ha detto Filippo Martino nel corso della cena di fine anno. Ha parlato di Eccellenza ma ha anche parlato di un piccolo spiraglio per poter tentare il ripescaggio in serie D. Si partirà con Cozza? Molto probabilmente si perché il progetto che gli era stato prospettato al tecnico era diluito in tre anni, evidentemente compresa anche la retrocessione di questa stagione. Con ogni probabilità si partirà anche dallo zoccolo duro di questa ultima fase di campionato, ma soprattutto si partirà dal Polivalente che a questo punto dovrà diventare il fortino in casa Viola per traghettarla in quei campionato che gli competono come storia come blasone e come appartenenza territoriale.