La gara interna con il Paterno era da vincere senza se e senza ma. Non averla vinta e addirittura persa riduce ai minimi termini le speranze per una salvezza diretta per la Cittanovese, la quale evidentemente ha pagato dazio di un inizio di campionato nato malissimo e che sta finendo peggio. Ricordiamo che il Cittanova in questo campionato ha rischiato di non iscriversi e quando lo ha fatto (in extremis) le altre squadre già avevano una base tecnica per disputare un campionato di serie D. Il Cittanova invece sì è dovuto accontentare di qualche giocatore si delle speranze ma poco esperto per un campionato così importante che richiede il torneo di 4 serie. La garanzia era invece rappresentata dal tecnico Angelo Galfano il quale sin da subito si è dovuto scontrare con qualche frizione interna che di certo non è servita per un proseguo tranquillo in campionato, tant’è che viene sollevato dall’incarico dopo il girone di andata. Arriva Danilo Fanello che già il campionato per arrivare in serie D lo aveva vinto con il Sambiase (ma per motivi che non stiamo qui a scrivere non lo hai mai disputato). E’ inutile dire che per il giovane tecnico di Lamezia poter (ri)tornare ad allenare in serie D è equivalso ad una specie di “risarcimento” dopo i fatti della post promozione del Sambiase. A volte la fretta ti ritorce contro ed ecco che con una squadra già con parecchi limiti strutturali, e con un tecnico alla prima esperienza in questo campionato tutto è diventato più difficile. Infatti i numeri con Fanello in panchina sono stati davvero impietosi anche se in alcuni frangenti il Cittanova non è stato fortunato con alcuni direttori di gara. L’ultima carta per cercare di salvare il salvabile la Società giallorossa la tenta con il già navigato Franco Viola. Il sui arrivo coincide con la trasferta proibitiva di Catania e di seguito con altre tre fermate consecutive, due abbastanza pesanti con dirette concorrenti per evitare la retrocessione (Mariglianese e Paternò). Evitare a questo punto la retrocessione diretta ci sembra quanto mai difficile sia per il calendario davvero proibitivo e sia per il distacco oramai allungatosi con l’ultima posizione della griglia dei play out. Adesso bisogna capire anche se mancano quattro giornate alla fine, quali saranno le intenzioni della Società. Come e con chi ripartire ( pare che ci sia già un accordo di massima con il tecnico Viola anche in caso di retrocessione) ma soprattutto capire che tipo di impostazione e con quali uomini si intenda costruire il futuro.