La Gioiese dopo anni (ri)conquista la serie D, ma rischia di non giocare davanti alla propria gente e soprattutto in quel campo che ad oggi sembra essere una cattedrale in mezzo al deserto. E’ proprio vero, questa è la triste realtà che rischia di mandare in fumo in termine di abbonamenti, sponsor ed incassi tutto ciò che l’attuale dirigenza viola con enormi sacrifici economici sta cercando di portare avanti. Con il campo in queste pessime e vergognose condizioni la Gioiese (Serie D), ma anche la Saint Michel (Promozione) saranno costrette a disputare il prossimo campionato cercando ospitalità altrove. Il Lo Presti di Palmi dovrebbe essere lo stadio designato per ospitare le gare interne della compagine Viola, almeno fino a quando l’amministrazione comunaledi Gioia Tauro non deciderà di ultimare i lavori e magari dare successivamente la gestione del Polivalente ad entrambe le Società, considerato che mesi addietro ne avevano fatto richiesta e che fino al momento tale richiesta pare si sia smarrita in qualche cassetto del Comune di Gioia Tauro. Più facile sembra la situazione della Saint Michel che potrebbe iniziare la nuova stagione sportiva nella nuova struttura di Rizziconi, dotata di erba sintetica di ultima generazione. A corredo di tutto ci sia consentita una piccola riflessione. Perché privare un’intera comunità, (visto che la Gioiese con bravura il campionato di Eccellenza lo aveva vinto con parecchie settimane di anticipo, e quindi c’era tutto il tempo affinché il Comune potesse programmare i lavori di riammodernamento dello Stadio per renderlo fruibile in maniera dignitosa, visto che il campionato di serie D è una vetrina Interregionale) di partecipare in maniera numerosa coinvolgendo intere famiglie a partecipare in maniera diretta alla serie D che nella città della Piana mancava da parecchi anni. A questo punto l’augurio è che chi di competenza possa accelerare l’iter burocratico affinché la squadra possa giocare nel più breve tempo possibile a casa propria. Il nostro compito non sarà solo quello di evidenziare i fatti, ma anche quello di fare pressing verso il Comune che oltre i tanti problemi che ha da risolvere (tanti) c’è anche quello del Polivalente.