Francesco Filomia è in carica dallo scorso 4 Luglio su indicazione del Presidente Nazionale AIA Carlo Pacifici, quale nuovo presidente del Comitato regionale arbitri che, nel prossimo biennio, guiderà 1503 iscritti suddivisi nelle 11 sezioni regionali. Ha scelto il salotto tv del nostro format “ Pianeta Dilettanti” in onda ogni martedì sera ore 21.00 sul canale 12 di Ten per fare il punto della situazione, soprattutto, in questo inizio di campionato dove già di registrano gare sospese o tentate aggressioni ai vari direttori di gara. Prima di entrare nel nel dettaglio della questione il neo Presidente del CRA Calabria ci ha tenuto a ringraziare chi lo ha preceduto vale a dire Franco Longo adesso impegnato nel delicato compito di Vice Presidente nazionale del settore tecnico «Sicuramente l’eredità è importante perché i successi sono sotto gli occhi di tutti. I successi sono i nostri ragazzi che vanno a livello nazionale e ci rimangono. Mai come quest’anno abbiamo tanti arbitri in serie C che qualche anno fa erano in Promozione, Eccellenza e in Prima Categoria. Ne abbiamo diversi anche in Serie D che vanno e rimangono, mentre invece molte altre regioni hanno associati che ritornano dopo un anno. I nostri comunque rimangono nella categoria e si ambientano bene, vuol dire che hanno creato delle buone basi solide a livello regionale, vuol dire che si è lavorato bene». I campionati sono diversi, oltre all’Eccellenza che definisco la Serie A dilettantistica calabrese, abbiamo campionati importanti dove ci sono investimenti anche importanti, e quindi dobbiamo affrontarli con il massimo dell’impegno».
Spesso l’arbitro è visto come un nemico e in qualche occasione gli si addebitano colpe e responsabilità: «Non riusciamo a garantire arbitri che non commetteranno errori, perché questo è inevitabile, ”. In Serie A hanno la fortuna di avere il VAR e quindi l’errore si riesce, in alcune circostanze, a correggere. Purtroppo, alle nostre latitudini, non abbiamo questi strumenti tecnologici. Per questo ho chiesto la collaborazione da parte di tutti, iniziando dagli addetti ai lavori, quindi il mondo del giornalismo, e soprattutto a quelli che sono i veri e propri protagonisti, i calciatori, gli allenatori, i dirigenti e quant’altro. Dobbiamo cercare di far crescere questo sport e riusciremo a farlo in maniera importante soltanto quando l’errore dell’arbitro verrà paragonato o verrà messo sullo stesso piano dell’errore del calciatore.
Perché, – prosegue Filomia- un calciatore che prende una traversa è un calciatore che è stato sfortunato, un calciatore che sbaglia un calcio di rigore o un portiere che fa una papera e subisce un gol è stato sfortunato o comunque viene consolato, mentre un arbitro che non dà un calcio di rigore, quindi, commette lo stesso errore del calciatore, ma purtroppo viene vessato in ogni modo». Ed ancora «Rispetto alle società di calcio, se il presidente ha le disponibilità economiche può cambiare i propri giocatori per come crede. Noi arbitri questa possibilità non l’abbiamo, io ho la mia squadra di Eccellenza, ho la mia squadra di Promozione e con quei ragazzi devo fare il campionato cercando di tirare fuori da ognuno il meglio possibile organizzando raduni, incontrandoli periodicamente e visionando filmati per fargli vedere gli errori, dove e perché hanno sbagliato, come devono spostarsi per evitare di commettere lo stesso errore. L’unica strada che abbiamo è questa, non possiamo andare a prendere un arbitro dell’Eccellenza pugliese, non possiamo andare a prendere un arbitro e metterlo magari nella nostra Promozione e così via perché purtroppo non possiamo fare campagne acquisti. Questa è la squadra e su questa dobbiamo lavorare.
E in concomitanza con la ripresa della attività scolastiche, anche il Comitato Regionale Arbitri della Calabria apre le porte al mondo arbitrale organizzando dei corsi di preparazione. Per coloro che volessero intraprendere un cammino arbitrale, le sezioni calabresi saranno liete di offrire la propria assistenza fornendo tutte le informazioni necessarie.