di Antonio Strangio Giornalista
La ReggioRavagnese si riprende la vetta complice lo scivolone interno del Lamezia. Primo punto del San Luca.
PALMESE – PRAIATORTORA 2 – 2. L’anticipo televisivo conferma che il PraiaTortora è più di una…meteora, e che per la Palmese questo sarà un anno da…archiviare al più presto, anche se è ancora presto per stilare verdetti o ammainare bandiere. Meglio gli ospiti nel primo tempo, dopo una partenza veloce della squadra di casa. Gli uomini di Aita puliti quanto ordinati anche mentalmente, nello spazio di cinque minuti, complice due errori della difesa neroverde, marcano il doppio vantaggio. Di rigore il raddoppio. E nei minuti finali della prima frazione di gioco, hanno sui piedi la palla per segnare il terzo gol e chiudere giochi e partita, ma Rivadero che pure è un bel giocatore, si fa anticipare da un reattivo Marino quando stava per calciare a colpo sicuro. Lo scampato pericolo e la fine del primo tempo ricompattano la Palmese che con l’innesto del danese, Molvadgaard, inizia a giocare con più carattere e convinzione, doti che gli permettono di recuperare il doppio vantaggio e sfiorare nel recupero addirittura il gol del clamoroso 3 a 2. Un ribaltone che avrebbe forse punito immeritatamente la squadra del Praiatortora, ma sappiamo tutti che il calcio è bello perché ci sorprende e ci smentisce sempre e comunque.
VIGOR LAMEZIA – SORIANO 0 – 1. Clamoroso al D’Ippolito, la Vigor Lamezia si fa raggiungere e superare in classifica dalla ReggioRavagnese, perché stecca la seconda gara consecutiva giocata in casa, per colpa di un beffardo quanto astuto pallonetto di Fioretti , arrivato nei primi 25 minuti della gara. La squadra di Fanello ha tutto il tempo per attaccare e recuperare la salita, ma la cattiva giornata di alcuni elementi chiave, la prestazione superlativa del portiere Palumbo, in alcune circostanze salvato dalla traversa, consentono al Soriano di prendersi i tre punti che molto probabilmente non aveva messo in preventivo e nemmeno aveva sognato.
BOCALE – REGGIORAVAGNESE 0 – 3. La resistenza del Bocale che soprattutto nel primo tempo si è difeso con ordine e senza subire la forza e la qualità della squadra di Misiti, è durata soltanto un tempo. Un gran gol di Baldhe, nei primo minuti della ripresa, spiana la strada ai ragazzi di Misiti, i quali poi nel finale – frastornati dall’incidente capitato al loro portiere – sigillano il risultato con altri due gol che puniscono severamente il Bocale, e gli consentono di staccare in classifica la Vigor Lamezia anche se di un solo punto.
ISOLA CAPO RIZZUTO – CITTANOVA 1 – 0. Un solo gol basta e avanza all’Isola Capo Rizzuto per interrompere la striscia di risultati positivi del Cittanova. Ai ragazzi di Gregoraci basta un acuto del capitano Lentini quando la partita sembrava incanalata sul risultato di parità, malgrado nel secondo tempo l’Isola ha cercato più volte di sorprendere l’attenta difesa del Cittanova. I tre punti conquistati permettono agli isolani di assestarsi al sesto posto e tenere lontanissima la griglia dei playout.
RENDE – GIOIESE 1 – 2. La Gioiese sbanca San Fili dove è costretto a giocare il Rende. I tre punti aiutano la compagine della Piana a respirare e incamerare ossigeno allo stato puto. Di pari passo inguaiano e allungano la serie di risultati negativi della squadra di Spinelli, relegata nei bassifondi della classifica, un punto sopra del San Luca. Uno scenario imprevedibile alla vigilia, visto e considerato che stiamo parlando di due squadre che in questi ultimi anni hanno militato sempre in serie D.
BRANCALEONE – PAOLANA 0 – 2. Una cinica quanto fortunata Paolana, espugna il fortino del Brancaleone, complice una terna arbitrale a dir poco discutibile e sospetta. Perché è chiaro che se l’arbitro annulla un gol alla squadra di casa che in un primo tempo l’arbitro /a, aveva convalidato indicando senza mezzi termini il centrocampo, e poi lo annulla perché richiamato dal collaboratore che non aveva competenza sulla linea e si trovava a una distanza di circa settanta metri, allora qualcosa non torna e preoccupa. E le critiche non salvano il direttore di gara nemmeno in occasione dei due gol realizzati dalla squadra ospite, sui quali gravano un fallo che non c’è stato, (punizione a favore della squadra ospite) e un altro che invece c’è stato ( fallo di mano di Angotti) non rilevato dall’arbitro. Ci ha messo del suo pure il bravo Godano, sbagliando sul risultato di parità un calcio di rigore, ben neutralizzato dal portiere Corno.
ROSSANESE – CASTROVILLARI 2 – 0 . Il derby tra due delle squadre che hanno fatto la storia del calcio dilettantistico calabrese, e ha richiamato allo stadio una discreta cornice di pubblico, premia meritamente la squadra di casa, che con un gol nel primo tempo e un altro nella ripresa, quest’ultimo su calcio di rigore, piega la resistenza del Castrovillari, il quale dal suo canto non ha fatto nulla per mettere in difficoltà una squadra che gode di ottima salute.
ARDORE – SAN LUCA 0 – 0. Il primo derby tra due squadre che si sono sempre rispettate, finisce in parità, per la gioia del San Luca che cancella così lo zero in classifica e guarda al futuro con rinnovata fiducia, in attesa di quei rinforzi che dovrebbero alzare di molto l’asticella della squadra di Lanzaro. L’Ardore può recriminare perché ha sprecato un calcio di rigore assegnato con molta generosità nel primo tempo, ma alla fine a recriminare è il San Luca, non solo perché l’arbitro sul risultato di zero a zero gli ha negato un nettissimo calcio di rigore per un evidente fallo di mano, ma perché il portiere dell’Ardore ha compiuto due autentici miracoli su un sinistro del sempre più pericoloso e vivo Niare e una sassata scagliata dalla media distanza dal giovane Trabella. Partita giocata sul filo dei nervi, perché se è vero che il San Luca doveva cancellare lo zero in classifica, l’Ardore dal suo canto pensava di poter finalmente conquistare la prima vittoria. Ne ha fatto le spese il capitano del San Luca, Allende, il quale è stato costretto a lasciare i suoi compagni in dieci nei minuti finali della partita perché l’arbitro non gli ha perdonato un contrasto considerato fuori dalla norma e gli ha sventolato in faccia il secondo giallo.
PP. Alla fine del primo tempo, il gruppo dei tifosi del San Luca stipato in una scomoda gradinata da dove per vedere bene la partita devi essere alto almeno un metro e settanta, altrimenti devi lottare con la linea spinata della recinzione, per fare…pipì si sono dovuti accontentare di scaricare la vescica sul muro di cinta che chiude la gradinata perché il settore non è provvisto di servizi igienici come previsto dalle norme in materia di impianti sportivi. Non so perché ma la cosa, mi ha fatto pensare a qualche giorno prima quando la Commissione di vigilanza che doveva dare parere favorevole e riaprire il Corrado Alvaro chiuso dall’8 settembre, ha invece confermato la chiusura dell’impianto sportivo, perché nello spogliatoio non è stato previsto un bagno per i disabili. Pensate bene, il Corrado Alvaro, una struttura dichiarata dal punto di vista stico a norma e in ottima salute, dotata di bagni pubblici per tutti, anche per i disabili, 1500 posti a sedere, cinque vie d’uscita, continua a rimanere chiuso perché i maniglioni antipanico che ci sono non sono però marcati CE e perché non è stato previsto un bagno per i disabili negli spogliatoi.