Vittoria di carattere e nel segno della regginità per i ragazzi di mister Bruno Trocini. Barillà leader, Provazza devastante e Zucco di qualità e sostanza. Proprio quest’ultimo è stato il migliore in campo realizzando una doppietta di pregevole fattura. Il primo gol un bellissimo tiro a giro da fuori area. Il secondo gol invece, con una percussione interna dopo aver recuperato un pallone in complicità con Barillà. Tra i due gol realizzati da Zucco c’è anche la rete di Parodi, abile nell’inserirsi e nel trafiggere De Luca in uscita. Ottima prestazione nel complesso di tutta la squadra, che ha prontamente riscattato la prestazione con il Sant’Agata.
Risalta all’occhio la prestazione dei giocatori reggini, che dopo una settimana difficile, hanno dato quel qualcosa in più per la loro città e per quel senso di appartenenza immancabile per chi è nato e cresciuto a Reggio Calabria. Oggi d’altronde le motivazioni erano tantissime per la LFA Reggio Calabria, sopratutto per i giocatori reggini, visto che si affrontava il F.C. Lamezia Terme, creatura di quella stesso Patron che ha fatto fallire la Reggina 1914 mandando nello sconforto tutti i tifosi amaranto, passati dal sogno Serie A, all’incubo Serie D, nel giro di 3 mesi.
Tornando alla partita, non possiamo non menzionare la prestazione di Alessandro Provazza, quest’oggi immarcabile e sempre pericoloso ogni qual volta toccava palla. Così come il capitano Nino Barillà, fondamentale (come ogni partita) nel trascinare i ragazzi e nel incoraggiarli, sempre presente e vero e proprio punto di riferimento in mezzo al campo. Un altra certezza fino a questo momento è il portiere Martinez sempre attento e abile nel farsi trovare pronto. Quest’oggi bravissimo a salvare il risultato, con un uscita nel primo tempo che probabilmente ha cambiato il corso della partita. Adesso dopo questo successo, bisogna dimostrare continuità, per una piazza che nell’immediato deve tornare nel professionismo. Testa a Ragusa per la LFA Reggio Calabria, aspettando di avere al più presto Bolzicco e Rosseti, che al momento sono le pedine mancanti per il salto di qualità dell’intera squadra.