Amareggiato ma soprattutto deluso nei confronti di una piccola parte di tifoseria specie per quei leoni di tastiera i quali avevano accusato il Presidente Pippo Caffo di utilizzare la squadra della Vibonese come un giocattolo di famiglia. “ Non ho assolutamente intenzione di tenermi a forza questo che qualcuno chiama “giocattolo”. Sono venti anni che ho dato tutto quello che potevo dare nel bene e nel male, credo che le gioie siano state più delle delusioni. Sto cercando di mettere un punto per il futuro per il bene della Vibonese. L’ho amata tanto e la amo tanto da avere trascurato la famiglia e gli affetti. Io sono un uomo tranquillo e sereno. Penso che si arrivato il mio tempo. Posso rimanere nella società anche come socio di minoranza e dare comunque il mio contributo economico.“ E lo sfogo di una persona ( non più giovane ed anche per questo da elogiare) che da anni ci mette capitale personale per cercare di mandare avanti il “ giocattolo” come qualcuno in maniera poco simpatica ha definito. “C’è gente dice un amareggiato Caffo – ai colleghi di Radio Onda Verde – che dice che farà moti di piazza contro di me . Voglio evitare i moti di piazza, cerco sempre di trovare una mediazione. Io ci sono per la Vibonese e ci sarò in ogni caso per dare una mano. Se nessuno vuole continuare, consegnerò il titolo al nuovo sindaco. La squadra la iscriverò comunque alla Serie D, perchè non posso fare perdere il titolo.” Dal punto di vista sportivo il maggiore azionista della Società Vibonese dice “ Dal punto di vista sportivo è stata una stagione importante. Il terzo posto e i play off per me sono stati un traguardo positivo”. Quanto alla società e al futuro Pippo Caffo è un fiume in piena: “Se sono un ostacolo per qualcuno sono disposto a farmi da parte. Se qualcuno ha qualcosa da dire, me lo dica subito – spiega il massimo dirigente rossoblu. Sull’esito dell’ultimo consiglio di Amministrazione ed in particolare alle paventate dimissioni del DG Gagliardi Caffo – aggiunge -“Quest’anno ho avuto la fortuna di avere un nuovo gruppo al mio fianco e non sono pentito di questo, a parte qualche episodio particolare. Ma non abbiamo screzi particolari. Ci siamo incontrati tra amici, ho detto ad ognuno che possiamo continuare per la nostra parte. Ci siamo confrontati e ci confronteremo sul lato sportivo, economico e organizzativo. Adesso c’è da approvare il bilancio. Qualcuno ha scritto che abbiamo debiti grossi di quest’anno o dell’anno passato. Ma dove hanno preso queste cifre visto che non le so neanche io? Io so solo che tra chi fa polemiche ci sono persone che non sono mai venute allo stadio. Il direttore si era messo di buona lena per lanciare l’azionariato popolare ma non ha avuto risposte, gli abbonamenti si sono fermati a quota 120. Devo aggiungere che, oltre per la gestione sportiva, abbiamo costi enormi per lo stadio che ci costa solo per la manutenzione 100 mila euro, a cui aggiungere energia elettrica, acqua e tari,“. Da valutare infine se ci sono le condizioni ( al momento le percentuali sono basse) di poter continuare il lavoro con lo staff tecnico guidato da Busce e perché no del bravo DS Ramondino il cui lavoro in questa stagione non è passato sotto traccia tant’è che Società di categoria superiori così come anche per Buscè hanno già chiesto informazioni