Abbiamo sempre sostenuto e siamo sempre più convinti che la politica deve stare sempre più lontano possibile del calcio. Se si avvicina lo fa solo per veicolare qualche spot elettorale o per “ sistemare” qualche amico di passaggio. Dopo aver acquisito il marchio storico della Reggina da parte della proprietà Nino Ballarino per una somma di 125 mila euro , ( anche qui il Comune ha fatto danni) la Reggina che verrà rischia di dover fare i conti con il problema Sant’Agata. Eppure sembrava tutto a posto dopo che la proprietà amaranto assieme alla Soseteg ( gli unici) avevano presentato una manifestazione di interesse per riammodernare di sana pianta il centro Sportivo S,. Agata. Progetto davvero interessante che di fatto avrebbe fatto cambiare look ad un centro, fino a qualche anno fa, uno dei più belli centri e formazioni di giovani tra i più belli d’Italia. Invece adesso la nuova stagione rischia di partire con i vecchi problemi con la Reggina che rimane senza la “casa” per potersi allenare. Potrebbe essere infatti necessario attendere qualche settimana prima che la situazione si sblocchi e, in teoria, tra poco più di un mese potrebbe esserci il raduno della squadra. La concessione provvisoria in atto è in scadenza al 30 giugno. Anche qualora dovesse esserci una proroga temporanea e prima di un eventuale bando, sarebbe difficile che il club si muova per sistemare i campi senza la certezza di un’assegnazione definitiva. La società amaranto è stata l’unica, con l’aiuto di una società specializzata, (Soseteg) a presentare un progetto di valorizzazione e gestione a lungo termine del centro sportivo Sant’Agata. Nei prossimi giorni questo progetto sarà posto all’attenzione di una commissione di valutazione che successivamente invierà la propria relazione al Sindaco Falcomatà.. Se la progettualità sarà ritenuta di interesse pubblico, sarà messa a bando. Al bando, però, può partecipare chiunque abbia i requisiti che verrebbero indicati e in teoria anche la Reggina potrebbe essere beffata. Reggina e Soseteg erano convinti che l’assegnazione del S. Agata potesse essere diretta , anche se dalla sede della città metropolitana o non erano mai arrivare conferme. Adesso arriva la doccia fredda per la Soseteg che da quello che risulta in nostro possesso non avrebbe intenzione di partecipare a nessun bando.