Di Igor Colombo
Tanto tuonò che piovve! Le parole del presidente della Vigor Lamezia , Salvatore Rettura al termine della gara di domenica scorsa contro il Praia Tortora hanno trovato dopo 24 ore piena concretezza nei fatti con l’azzeramento di tutto lo staff tecnico. Via l’allenatore Danilo Fanello, il Direttore sportivo Antonio Morelli ed il responsabile dell’area tecnica Carmine Donnarumma. Una rivoluzione in pieno resasi necessaria dopo le ultime scialbe prestazioni della squadra nelle ultime giornate di campionato che hanno fatto scivolare la Vigor Lamezia al terzo posto in classifica a meno tre dalla vetta. La stagione non era iniziata sotto i migliori auspici con la contestazione in estate da parte della tifoseria organizzata per via dell’entrata in società di Carmine Donnarumma vecchia conoscenza della piazza biancoverde e che da queste parti non aveva lasciato certo un buon ricordo. Poi arrivava l’inaspettata e cocente eliminazione dalla Coppa Italia maturata nel primo turno, fino a giungere agli ultimi tre pareggi consecutivi in campionato, in cui si è vista una squadra senza idee e gioco. A pagare come spesso avviene nel calcio è sempre l’allenatore. Danilo Fanello avrà certamente sbagliato qualcosa ma paga anche colpe e responsabilità certamente non sue in un ambiente in cui ormai regnava la confusione più totale. Cosi come anche il Ds Morelli che bisogna vedere fino a che punto lo stesso abbia inciso nella scelta di alcuni calciatori. Un discorso a parte merita Carmine Donnarumma che forse solo ieri sera nel momento del sua cacciata , molti tifosi hanno saputo quale ruolo effettivamente ricoprisse in questa società. Inviso alla piazza, è stato da subito avulso da tutto il contesto, non si è mai assunto alcun onere nel momento più difficile lasciando il peso sulle spalle al tecnico Fanello. Ora la Vigor Lamezia ha urgenza di ripartire e come sostituto di Danilo Fanello il nome più papabile è quello di Rosario Salerno, un uomo che l’ambiente lo conosce bene cosi come la categoria dell’Eccellenza. Ma mentre tutti aspettano il nome del tecnico, noi crediamo che la parte più importante debba essere quella relativa al direttore sportivo che dovrà essere un nome importante ed un conoscitore del calcio a queste latitudini e categorie. Ciò in prospettiva anche futura, con una società che se vuole fare il salto di categoria dovrà organizzarsi a menadito in ogni suo componente e socio. Il margine di errore per questa stagione è stato colmato , ora non si può più sbagliare.